Le aziende che si presentano come sostenibili sono innumerevoli. Anzi, si può dire che ormai siano l’assoluta maggioranza. Nell’epoca del greenwashing e del social washing, però, per risultare credibili serve qualcosa di più: servono valutazioni strutturate e indipendenti. Una delle più autorevoli è il rating di sostenibilità Esg: vediamo meglio di cosa si tratta e come migliorarlo.
Cos’è il rating di sostenibilità
Partiamo dalle basi: cos’è di preciso il rating di sostenibilità? A chi serve e perché? Il rating Esg è il risultato di una valutazione che viene effettuata sull’azienda da parte di enti accreditati, che si basano sullo standard tecnico SRG 88088:20. L’audit si concentra sulle misure che l’azienda ha adottato sotto il profilo ambientale, sociale e di governance (in inglese environment, social e governance, da cui la sigla Esg). Per fare qualche esempio più concreto:
Ambientale (E): rientrano in questo pilastro tutte le misure per ridurre le emissioni di CO2, gli sprechi di risorse, il consumo di suolo, il dispendio di energia ecc.
Sociale (S): sono le politiche volte a migliorare le condizioni di lavoro, rispettare i diritti umani anche nella filiera, garantire un ambiente inclusivo nel rispetto della diversità ecc.
Governance (G): è la dimensione che riguarda le policy aziendali, la trasparenza, il contrasto alla corruzione ecc.
Il rating Esg nasce con un forte focus sul mondo della finanza ma, col passare del tempo, viene richiesto sempre più spesso da aziende di vari settori, associazioni, enti pubblici e non solo.
Cinque consigli per migliorare il proprio rating ESG
Migliorare il proprio rating di sostenibilità è un percorso lungo, che richiede impegno, costanza e il coinvolgimento dell’intera popolazione aziendale, a tutti i livelli. Se anche tu hai questo obiettivo, ti consigliamo cinque buone pratiche da seguire:
- Misura le tue performance in termini di sostenibilità, per esempio raccogliendo dati sulle emissioni di CO2, sulla quantità di rifiuti generati (e sulle percentuali di recupero), sul dispendio di energia ecc. Così facendo, puoi identificare le aree di miglioramento e avviare solo quei progetti che servono davvero
- Stabilisci obiettivi ambiziosi, ma realistici e basati sui dati raccolti nella fase di misurazione. Attenzione: a differenza di un generico auspicio, un obiettivo è numerico, verificabile e orientato su un orizzonte temporale ben preciso.
- Inizia a organizzarti per ottenere certificazioni riconosciute, come la ISO 14001 per la gestione ambientale o la ISO 37001 contro la corruzione. Un’altra ipotesi è quella di diventare società benefit o B Corp.
- Coinvolgi i tuoi collaboratori e collaboratrici, ascolta le loro idee e trova il modo di valorizzare le loro competenze professionali
- Investi in attività di responsabilità sociale d’impresa che hanno una ricaduta positiva sul territorio della tua azienda. Vale sempre la pena di collaborare con scuole, università, enti del terzo settore ecc.: è così che si costruisce una rete di legami solidi e fruttuosi per tutte le parti coinvolte.
Se vuoi attivare iniziative di responsabilità sociale d’impresa che abbiano un impatto concreto e misurabile e migliorino il tuo rating Esg, contattaci: il team di Triplepact è a tua disposizione.